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Il fallimento di una
relazione è quasi
sempre un fallimento
di comunicazione

(Zygmunt Bauman)

Manlio Marucci è Sociologo e Ricercatore sociale dai primi anni ‘70. Ha perfezionato i suoi studi universitari negli anni ‘80 specializzandosi nel campo delle scienze socio-economiche. Docente a contratto presso il Consorzio Universitario Humanitas della Lumsa e Università Niccolò Cusano per le discipline socio-psicologiche, del lavoro e di economia. Nel 1994 fonda FederProMM di cui oggi ne è presidente. È autore di notevoli saggi e articoli nel settore sindacale, della contrattualistica, dell’intermediazione creditizia e finanziaria ed è tuttora direttore del periodico di informazione Promotori&Finanza.

Nella sua lunga esperienza professionale ha concentrato le sue attività di ricerca nel settore dello sviluppo dei processi organizzativi aziendali e nell’ambito della gestione delle risorse umane  in collaborazione con l’Istitute of Continuing Biomedical Education di N.Y. diretto dal prof. Natale Colosi Dean.  In campo sindacale ha curato la formazione di opinion leaders sviluppando nuovi processi di relazioni industriali attraverso una nuova impostazione della contrattualistica basata sul riconoscimento delle funzioni e profili professionali degli operatori che hanno superato la logica dei modelli attuali delle relazioni industriali.  Modello che vuole introdurre in tutto il settore dell’intermediazione finanziaria, creditizia ed assicurativa attraverso un’ipotesi di accordo di livello nazionale per tutte le qualifiche professionali regolamentate, attraverso le federazioni Uiltucs ed Uilca di cui FederProMM ne è affiliata. Nel 2004 in qualità di presidente dell’area finanza di Manageritalia firma il primo accordo economico per gli agenti in attività finanziaria con l’associazione degli intermediari creditizi Ufi. Completa il suo ciclo da professionista nel settore del risparmio gestito con incarichi di consulente finanziario e con ruoli manageriali fino alla recente costituzione di una società di consulenza finanziaria (Scf).

Per la Lightsky Edizioni nel 2022 ha pubblicato il libro: “Consulenti finanziari, Maggiordomi degli Intermediari”.

I miei contatti

Quattro chiacchiere con l’autore

Manlio Marucci

Intervista novembre 2024

Facciamo quattro chiacchiere con l’autore Manlio Marucci

Quali i temi principali che l’autore affronta in questa ricerca del lavoro sulla consulenza finanziaria come professione?

È certamente una ricerca orientata che vuole evidenziare come la consulenza finanziaria, nonostante i vari tentativi intrapresi da molti esponenti qualificati che si sono misurati con questa professione, stenti ancora ad accreditarsi come funzione razionale collettiva, essenziale e necessaria nel contesto della società italiana.

Che cosa di particolare vi trova il lettore in questo nuovo testo e quali gli elementi che lo contraddistinguono? 

Indubbiamente va sottolineato che l’elemento con cui si è cercato di dare corpo alle varie ipotesi di lavoro che hanno poi consentito di sviluppare la complessità dei capitoli è stato quello di far emergere un interesse diretto alla comprensione della figura del consulente finanziario e oggi patrimoniale, proprio per dare significato concreto alla natura di come va intesa sul piano istituzionale e socio-culturale lo svolgimento di questa importante qualifica professionale.

Vi sono caratteristiche specifiche che rispetto ad altri lavori sono significative che consentono di rendere consigliabile l’acquisto del libro? 

Certamente non è una pubblicazione settoriale. Anzi. È un lavoro che ha una sua sistematicità e una sua logica come impostazione metodologica e come ricerca di dati. Tutto il testo ha una visione generale del problema di come è nata la consulenza finanziaria; di come è stata percepita nell’arco della sua crescita e di come oggi viene offerta da parte dei vari soggetti autorizzati al vasto popolo dei risparmiatori ed investitori. È senz’altro un lavoro che ha richiesto impegno e sacrificio per la sua ampia produzione e ricerca delle fonti e per i dati   raccolti. Soprattutto ogni argomento trattato ha note a margine che sono indispensabili alla conoscenza del fenomeno e costituiscono l’ossatura con cui si sono stabilite le relazioni fra i vari settori di indagine dandone una visione intersoggettiva e complementare.

Va detto che lo schema a cui ha fatto riferimento l’autore nasce proprio dal fatto che tutta la produzione di testi in circolazione -alcuni di pregio – hanno affrontato e sviluppato l’argomento sulla base di una legittimazione della funzione della consulenza finanziaria molto settorialmente, ponendo spesso l’enfasi su aspetti di natura tecnica, su modelli applicativi della consulenza con richiami alla evoluzione della normativa, al tipo di contratto migliore con costi contenuti; alla produzione di schemi di consulenza evoluta e anche all’applicazione di nuove tecnologie (come AI) per rendere il tutto un servizio al cliente tra i migliori possibili. È mancata però una visione omnicomprensiva, strutturalmente omogenea e chiara delle componenti che sono alla base della formazione di una “buona consulenza finanziaria” in modo da poter superare le criticità presenti nell’intera industria della consulenza finanziaria, messe in evidenza nella parte finale del libro come “questioni ancora aperte”.

In sostanza quali sono gli interessi legati alla pubblicazione del libro sulla “consulenza finanziaria come professione” e quali elementi positivi se ne possono trarre?

Il vasto campo di interesse che il Marucci ha voluto far emergere con tale pubblicazione è, nonostante tutto, le aree critiche ancora presenti nel settore, focalizzando l’attenzione sui contratti di consulenza offerti da parte dei maggiori intermediari alla clientela non professionale, mettendone in evidenza le varie tipologie e differenziazioni.  Lo stesso autore – proprio per la qualità della proposta di consulenza a suo tempo indicata come una delle condizioni migliori e rispondenti alla domanda proveniente dal mercato – ha fatto  riferimento  alla figura storica del settore citando Gianfranco Cassol, il quale ha introdotto già alla fine degli anni novanta  la famosa e riconosciuta “consulenza finanziaria a parcella” attraverso la figura del consulente super partes  privo di conflitti di interesse.  . 

Buona Lettura!

E se vuoi saperne di più…

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