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Il fallimento di una
relazione è quasi
sempre un fallimento
di comunicazione

(Zygmunt Bauman)

Manlio Marucci è Sociologo e Ricercatore sociale dai primi anni ‘70. Ha perfezionato i suoi studi universitari negli anni ‘80 specializzandosi nel campo delle scienze socio-economiche. Docente a contratto presso il Consorzio Universitario Humanitas della Lumsa e Università Niccolò Cusano per le discipline socio-psicologiche, del lavoro e di economia. Nel 1994 fonda FederProMM di cui oggi ne è presidente. È autore di notevoli saggi e articoli nel settore sindacale, della contrattualistica, dell’intermediazione creditizia e finanziaria ed è tuttora direttore del periodico di informazione Promotori&Finanza.

Nella sua lunga esperienza professionale ha ricoperto molteplici incarichi nella ricerca e gestione delle risorse umane sia come consulente finanziario che come manager per vari intermediari finanziari e/o assicurativi. Nel 2015 con l’adesione di FederProMM alla Uil, unitamente alle federazioni Uiltucs ed Uilca, ha come obiettivo di dare il giusto riconoscimento alla professionalità di questi operatori attraverso un trattamento economico , normativo e previdenziale che elimini le incoerenze attualmente esistenti.

I miei contatti

Quattro chiacchiere con l’autore

Manlio Marucci

Facciamo quattro chiacchiere con l’autore Manlio Marucci

Manlio, cosa volevi fare da grande? C’è un sentimento, una forza che ha motivato le tue scelte? Cosa ti ha spinto a voler diventare un Consulente Finanziario?

Da piccolo volevo fare il pompiere, che al di là del fascino del camion rosso e tutto il resto, significa essere vicino alle persone, esserci, dare aiuto. Ed invece sono diventato un Consulente Finanziario. Connessioni? Forse… In fondo ci proponiamo di indirizzare in modo positivo gli investimenti dei clienti. Comunque quando ho iniziato sono stato mosso dal desiderio di entrare in una professione nuova in grado di dare buone soddisfazioni sia sul piano professionale che economico. E molto caldeggiata anche dai media. Ricordo lo spot “sii imprenditore di te stesso” di Programma Italia (oggi Mediolanum) . Ma la realtà era un’altra: l’allora promotore non poteva essere imprenditore in generale, figuriamoci di se stesso, proprio perché non vi erano le condizioni giuridiche contrattuali per esserlo.

Cosa ha significato FederProMM nel passato e cosa è oggi?

Sinceramente la nascita di FederProMM nel ’94 – da una costola dell’Associazione Anasf – fu quella di capire dopo la legge istitutiva del 1991 il momento storico dell’attività professionale svolta dal promotore finanziario (oggi Consulente Finanziario) per conto di un intermediario. Allora (come oggi) capì che non vi erano reali tutele sindacali, sia sul piano contrattuale che previdenziale. Basti pensare alla tipologia del contratto di agenzia applicato e alle sue contraddizioni interne, alla doppia previdenza obbligatoria (Inps ed Enasarco). FederProMM  fu espressione di un movimento organizzato sul piano intercategoriale come l’unico sindacato in grado di tutelare questi professionisti. 

Che legame c’è oggi tra Manlio Marucci,  FederProMM e la figura professionale del Consulente Finanziario?

Come Consulente Finanziario ho ritenuto sempre di mettere a disposizione di FederProMM  il mio vissuto di sindacalista affinché le esperienze professionali acquisite fossero viste in un quadro generale delle condizioni oggettive del lavoro svolto e delle difficoltà legate al modo di soddisfare i propri bisogni ed aspettative di vita, sia come uomo che per le donne che hanno scelto questa professione. Il modus operandi è stato quello di capire il senso reale della funzione di questa figura che sempre più rappresenta una figura centrale nella relazione con i risparmiatori e le famiglie per dare significato e trasparenza al mercato finanziario, creditizio ed assicurativo. 

Cosa accadrà al settore e alla figura del Consulente Finanziario? 

Credo che l’ambiente, l’uso della tecnologia avanzata, sarà il futuro per le nuove generazioni, soprattutto per le donne, svolgere questo ruolo importante nella società italiana.  Ci vuole coraggio e passione ma bisogna dare più attenzione ai problemi interni del sistema e dei modelli organizzativi delle reti di collocamento; ai nuovi processi decisionali che stanno cambiando radicalmente il mercato creditizio e finanziario nel nostro paese. Necessita sicuramente che il Consulente Finanziario acquisisca una posizione centrale di piena autonomia e consapevolezza del loro ruolo e funzione. Ne va di mezzo il loro futuro.

Quali sono, o sono state tue le linee guida in questo percorso? 

Una volta, viene spesso affermato, il mercato lo facevano gli agenti di cambio, gli operatori di borsa ed erano considerate figure centrali nel contesto del sistema creditizio e finanziario, anche per il loro status sociale e di prestigio. Figure professionali che mi hanno permesso di conoscere dal di dentro i meccanismi di funzionamento del mercato borsistico oggi sostituito integralmente dalla tecnologia e intelligenza artificiale. Ritengo che bisogna conciliare la funzione della tecnica applicata al mondo della finanza con la riproposizione di solide relazioni umane e comportamentali.  

E quali dovrebbero essere oggi per un Consulente Finanziario? 

Credo che alla base di ogni scelta per il Consulente Finanziario sia necessario rivedere i nuovi modelli formativi e applicare metodologie di lavoro che siano in grado di competere sul mercato in modo qualitativo; avere un livello di preparazione e competenza che sia idoneo a risolvere i complessi problemi che un cliente investitore ha per soddisfare le sue esigenze personali, familiari e patrimoniali. In sostanza, sviluppare un solido rapporto fiduciario che gratifichi professionalmente ed economicamente entrambi. La consulenza personalizzata diventerà centrale in tale relazione.

Manlio, cosa significa per te aver la possibilità di condividere il tuo pensiero?

Condividere un’idea, un pensiero a mio avviso significa avere una percezione della realtà e della propria dimensione di vita, come soggetto, senza però trascurare gli elementi di base che sono la struttura portante del proprio modo di essere e di agire: socio-culturali; psicologico-comportamentali; economico-ambientali. 

Zygmunt Bauman scrive: “Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”. Cosa ne pensa Manlio Marucci?

Certo, la comunicazione è importante ma non è sufficiente se non è condivisa e resa aperta alla conoscenza. Occorre a mio avviso che la circolarità delle idee, il voler mettere a frutto le proprie esperienze sia una condizione necessaria e necessitante che pone le basi per amplificare e rendere solido il rapporto umano e la stessa relazione con l’altro.

Perché nasce questo libro?

Nasce come momento di riflessione non solo personale ma anche condiviso con esperienze di molti colleghi – donne e uomini – che hanno voluto raccontare le loro skill professionali, eterogenei e a volte complicati per le frustrazioni, umiliazioni e forse qualche gratificazione ottenuta, all’interno del loro agire e modo di esprimere il loro vissuto in questo ambito di lavoro professionale. In sostanza ho voluto dare corpo ad una serie di interventi, come maestro e come mentore, che hanno messo in luce le contraddizioni sottostanti ad un modello di vita e, mi auguro, su come superarle. 

Chi già ha letto il libro, Consulenti finanziari “zelanti maggiordomi” degli intermediari, edito da Lightsky parla di “premonizione”, in che senso? 

In verità non mi aspettavo una attenzione così calda e sentita per aver alzato la voce con la ricostruzione storica dei vari processi di formazione che hanno evidenziato la crisi del settore della promozione finanziaria in Italia, ma lo spirito è tale che richiama, non credo solo per gli addetti ai lavori, una nuova proposta di come affrontare e rendere funzionale e integrato nel sistema finanziario italiano il ruolo svolto da tale figura professionale, quale appunto il Consulente Finanziario, indipendentemente dalle sezioni a cui iscritto all’albo presso l’apposito Organismo (OCF). 

Vi salutiamo augurando a tutti Buona Lettura!

E se vuoi saperne di più…

Guarda questo video con un’intervista a Manlio Marucci girata qualche giorno prima dell’uscita del libro.